(Grus grus)
Simonetta VENTURINI
Il fenomeno della migrazione degli uccelli è uno dei più suggestivi a cui si possa assistere e si perpetua da moltissimi anni. Avviene principalmente perchè gli uccelli possano nidificare in luoghi e ambienti che offrano risorse di cibo più abbondanti e adatte alla sopravvivenza e all’allevamento dei piccoli.
Sicuramente uno dei più spettacolari che si può osservare in Liguria è quello delle gru. Passano dall’autunno inoltrato all’inverno e tra metà febbraio e l’inizio marzo. In quest’ultimo periodo si possono ammirare numerosi e frequenti passaggi di stormi composti da centinaia di individui vocianti. Volano in formazione a V con collo e zampe stese avvicendandosi in capo allo stormo. Sono uccelli di grandi dimensioni (apertura alare di oltre due metri) con piumaggio grigio e vertice del capo rosso.
Nidificano nel Centro e nel Nord Europa e svernano in Africa, Spagna e Francia meridionale.
Durante la migrazione sorvolano territori a quote anche molto elevate (possono raggiungere i 2000 m di altezza) senza interrompere il volo nemmeno durante la notte. Grazie ad azioni di protezione ambientale intraprese da svariate nazioni a partire dagli anni 70 si è registrato un progressivo e graduale aumento della popolazione. Oggi il numero di individui presenti in Europa è sei volte superiore a quello del 1960.
La migrazione di questi magnifici uccelli è emozionante per la quantità di individui che si possono osservare e sentire insieme. Infatti l’unico modo per intercettarli di notte è stare in ascolto. Una migrazione di queste proporzioni, nella nostra regione, è osservabile soprattutto di pomeriggio inoltrato e anche di notte ed è un’esperienza veramente unica. Riuscire a descrivere ciò che si prova quando centinaia di gru passano sulla propria testa è quasi impossibile: l’unico consiglio è provare di persona e questi sono i giorni giusti per farlo.